mercoledì 15 luglio 2009

La città di Bahir Dar

Bahir dar gioca un ruolo centrale nel nord-ovest dell’Etiopia, anche a livello amministrativo. E’ la capitale della regione federale Amhara, capoluogo del West Gojjam ed e’ stata inoltre istituita come zona a statuto speciale.
Se pero’ci spostiamo poco piu’ in la’ nelle kebele meno centrali scopriamo una Bhair dar diversa.
Secondo il Bahir dar Integrated development Plan (BDIDP) condotto dal Federal Urban Planning Institute e dal Bahir dar Metropolitan City Administration, i problemi piu’ ingenti restano ancora quelli di una citta’ in crescita.
Sono stati individuati come questioni di primaria urgenza i seguenti problemi:
1) Gli alloggi
2) Le strutture di drenaggio e di gestione delle esondazioni ( incluso ciò che riguarda le fognature)
3) Lo smaltimento dei rifiuti solidi
4) Le strade
5) Le infrastrutture
6) I gruppi marginalizzati (bambini di starda, le prostitute, i disabili, gli anziani e la comunità Woyto)
Pur risultando la costruzione edilizia il primo termine di utilizzo delle terre di Bahir Dar (679 ettari) la carenza di alloggi rimane ancora la questione piu’ onerosa per l’Amministrazione di Woreda. Cio’ e’ facilmente comprensibile se si considera che sulla popolazione totale cittadina il 61% soffre della mancanza di una casa. Sono 27,000 le domande di alloggio non ancora soddisfatte, piu' quelle che negli ultimi anni si sono aggiunte. Questo causa un alto tasso di abusivismo; infatti le sistemazioni abusive o "alla buona" sono il 12% del totale.
Il drenaggio e i problemi di gestione delle esondazioni sono risultati essere il secondo punto cardine del piano di sviluppo. L'80% della zona e' esposta ad esondazioni ma le infrastrutture per far fronte alle emergenze sono decisamnete insufficienti, il sistema di drenaggio lascia scoperto il 70% della citta'.
La gestione dei rifiuti e' una delle questioni urbane ambientali con un grande riflesso sulla condizione della salute sociale e in generale sullo sviluppo socio-economico della citta'. Il 60% dei rifiuti viene raccolto e smaltito in qualche modo, tendenzialmente bruciato. L'unico sito di smaltimento si trova nella periferia sud, ed e' fornito di soli due mezzi di raccolta. Se guardiamo al livello di smaltimento dei rifiuti liquidi i numeri crescono pesantemente, l'85% di questi non subisce un trattamento adatto, e viene disperso nell'ambiente.
Le abitazioni generalmente non sono collegate a un sistema fognario ma neppure sono fornite di strutture autonome adeguate per l'eliminazione dei rifiuti umani: l'85% delle case non ha fosse o serbatoi settici, e il 40% della popolazione non ha neanche latrine, usa durante la notte spazi aperti come gabinetto.
La rete stradale riporta i seguenti problemi: assenza o carenza di copertura (il 46% della citta' manca delle strade di accesso), sotto standardizzazione o bassa qualita' delle strade (34 km di strada hanno l'asfalto eroso, 46 km della rete non ha una pavimentazione agibile, e 117 km di strada non sono piu' accessibili), mancanza o carenza di servizi (il 100% delle strade non sono fornite della corsia per le biciclette, tuttavia le due ruote a pedale sono il mezzo piu' usato dagli abitanti).
Uno dei maggiori problemi non solo di Bahir dar, ma di tutta l’Etiopia, è la mancanza di elettricità, per diversi mesi all’anno - i precedenti alla stagione delle piogge. In 1130 case manca il rifornimento di energia elettrica. E la maggior parte delle strade secondarie non sono fornite di illuminazione.
La coordinazione tra il lavoro delle diverse istituzioni che si occupano di infrastrutture - telecomunicazioni, rifornimento d’acqua, rete stradale e energia elettrica – è molto scarsa, per cui la costruzione di impianti risulta sconnessa e disorganizzata e si verifica un ingente spreco di risorse e tempo.
Il quadro della situazione economica mostra una citta' che prova a crescere. Secondo i risultati del censo del 1994 condotto dalla CSA , il 20 per cento della popolazione impiegata era coinvolta in attivita' manifatturiere. La pubblica amministrazione e le attivita' commerciali giocavano altri due rilevanti ruoli, mentre la quota del settore agricolo era cosi' piccola che contribuiva solo per il 4.2 per cento all'occupazione dei cittadini. Le attività svolte negli hotel, nei bar, nei ristoranti e nei negozi sono le occupazioni formali piu' diffuse nella citta' di Bahir dar, con un capitale di investimento relativamente alto, seguite, nell'ammontare degli investimenti, dai servizi sociali (salute ed educazione).
Altre attivita', non ufficiali, costituiscono il resto della struttura economica della citta'; queste sono realizzate in piccoli chioschi, gullits, lungo le strade principali e nelle unita' residenziali. I maggiori articoli dei commerci informali includono indumenti tessili, charcoal, cibo, legna da ardere, etc.
Nel 1994 la città aveva registrato un tasso di crescita del 5.5% e nello stesso tempo la disoccupazione aveva raggiunto il 20%. Attualmente il tasso della popolazione che vive sotto il livello di poverta' supera il 40 per cento del totale.
L’alto livello di povertà causa diversi drammi sociali.
Più di 5000 prostitute vivono in Bahir dar, secondo una ricerca condotta nel 2005, una “scelta” di vita dovuta all’assenza di alternative, alla difficile condizione in cui si trova la donna in Etiopia, agli abusi subiti, all’inevitabile precoce abbandono della scuola, a una gravidanza non pianificata, alla necessità di mangiare e alla velocità del guadagno.
Chi per nascita, chi a causa della malnutrizione, chi per un incidente, chi a causa di una malattia, sono 2781 i disabili che abitano la città di questi 1226 sono donne e i rimanenti 1555 sono maschi . Le strutture che se ne occupano sono praticamente inesistenti. Dalla famiglia rifiutati, dalla società esclusi, l’unico rifugio che trovano è la strada e l’unica possibilità di sopravvivenza l’elemosina.
La città è la casa di troppi bambini orfani e abbandonati, secondo una ricerca condotta dal Ministero del lavoro e degli affari sociali in collaborazione con “Save the children”, sono 11,405 i figli della strada. Ma anche in questo caso mancano le strutture adeguate all’assistenza.
Il numero di anziani soli e malati che affollano le vie della città è anche’esso molto alto, secondo uno studio del 2005, raggiungerebbe le 19.600 unità.
Un caso esclusivo di Bahir dar è la presenza della comunità Woyto, un gruppo altamente vulnerabile date le sue condizioni di vita: la maggior parte dei componenti della comunità è analfabeta e una delle poche attività condotte è la lavorazione del papiro; il livello sanitario è molto basso, sono sprovvisti di sistema adeguato di purificazione e fornitura di acqua e pure di un impianto elettrico che rifornisca le varie abitazioni. L’HIV/AIDS è un problema molto grave tra questa gente, perché date le loro abitudini, ha avuto una veloce diffusione. Una pratica diffusa nella comunità è quella di sposarsi con più mogli o mariti contemporaneamente o divorziare ripetutamente, e avere innumerevoli partner sessuali. La pratica dei matrimoni precoci è un'altra consuetudine dannosa: le figlie femmine sono date in sposa in tenera età a persone sconosciute, senza un precedente esame del sangue di controllo.
Questo il quadro di Bahir dar disegnato dall’Istituto federale di pianificazione urbana e dall’Amministrazione cittadina.
Ma quale l’obiettivo? “Attraverso ingenti investimenti e lo sviluppo del turismo, Bahir dar potrà diventare un più confortevole habitat per vivere e lavorare, così da diventare un modello e un’attrattiva rispetto a tutta l’Africa, e anche un forte centro amministrativo”, Primaria è l’attenzione allo sviluppo economico e amministrativo della città, mentre la modernizzazione delle infrastrutture è centrale per renderla agibile e confortevole, come meta turistica date le sue bellezze naturali e culturali.
I gruppi vulnerabili di qui si è tenuto conto, sono, infatti, i nei di una città perfetta, gli abitanti della strada, il segno evidente della povertà e dell’arretratezza.
Crescita intesa come acquisto di importanza e prestigio, progresso inteso come economico e turistico. Ma per raggiungere uno sviluppo definibile tale è essenziale anche preoccuparsi della trasformazione sociale e culturale di un paese, è importante dare attenzione alla crescita umana, al rispetto dei diritti, al livello dei servizi sociali. Nella lista delle 33 questioni problematiche di Bahir dar, l’HIV/AIDS risultava essere al quarto posto, ma non è stata poi inclusa nella valutazione finale riguardante le aree prioritarie per il Bahir dar Integrated Development Plan. Come pure la salute che risultava essere al quinto posto e l’educazione al decimo.

Laura Andena
Servizio Civile Etiopia

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