lunedì 5 dicembre 2011

Due volti


Due volti: una ragazza sorridente, ancora giovane e spensierata; una donna adulta, dall’espressione triste, segnata in viso dall’età e dalla fatica. Due facce della stessa medaglia, della donna africana, ed espressione del cambiamento che avviene di frequente dopo il matrimonio: il passaggio da donna a sposa è spesso accompagnato dall’assunzione di un enorme carico di lavoro necessario per svolgere il ruolo di principale responsabile della famiglia, della cura dei figli e dell’ambiente familiare. Pregiudizi, usanze e costumi locali rappresentano ancora la donna come moglie e madre e l’uomo come figura forte all’interno della coppia, fonte di decisioni e ordini da rispettare.

Questa immagine per riassumere la condizione della donna in Africa e per indicare qual è la strada per proseguire verso il pieno riconoscimento dei diritti delle donne, affinché esse possano gioire della loro vita matrimoniale. “L’essere forti, capaci di difendere i propri diritti e tenaci nel combattere contro le violenze e le discriminazioni subite”… Questo il sentiero che suggerisce Christina Mwita, facilitatrice del primo seminario rivolto a 16 coppie sposate nelle Ward di Dunda e Magomeni, Distretto di Bagamoyo. L’attività, che rientra nel progetto DADA – Donne Attive e Diritti per tutti Adesso – finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana, sarà svolta nei prossimi mesi in tutte le Ward del Distretto di Bagamoyo e mira ad analizzare i rapporti di genere nell’ambito della coppia e facilitare il dibattito tra i partecipanti su diversi temi: diritti delle donne e dei bambini, divisione delle responsabilità/ruoli all’interno della coppia, relazione genitore-figlio, violenza di genere, il problema del sesso e delle gravidanze in età precoce, prevenzione e controllo dell’HIV.

Il seminario rappresenta un’occasione di incontro per discutere tali questioni affinché i partecipanti siano in grado di farsi portavoce all’interno delle comunità in cui vivono dell’importanza del rispetto tra i coniugi, dei propri figli, delle donne e dei bambini in generale.  


Valentina Romagnoletti (Volontaria CVM - Tanzania)
 

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