martedì 4 febbraio 2014


                                     PROGETTO MICROCREDITO


Il mese scorso abbiamo cominciato con Bagea un nuovo progetto: si tratta di un progetto di microcredito rivolto alle ragazze di Bagamoyo, teso a offrire piccoli prestiti per supportare e promuovere le loro attività economiche, e sviluppare quindi le capacità imprenditoriali delle ragazze oltre che elevare il loro status sociale. Dopo diverse settimane passate con le colleghe di Bagea a raccogliere le candidature, a analizzare insieme a tante ragazze del distretto lo stato delle loro attività economiche, aiutandole a farle prendere coscienza di cosa voglia dire capire e realizzare un business plan, capire la differenza tra ricavo e guadagno e come calcolarli, conteggiare le spese mensili etc etc abbiamo finalmente selezionato 8 ragazze. Sono le prime beneficiarie del progetto, a cui speriamo ne seguiranno tante altre: l’intento è infatti quello di finanziare nuovi prestiti a nuove ragazze non appena le attuali beneficiarie avranno ripagato.
Ieri sono andata insieme a Neema ad incontrare due delle 8 ragazze, Sikudhani e Magumu, nella ward di Kiwangwa, ad un mese dall’ottenimento del prestito. L’intento, oltre che riscuotere la quota mensile del prestito, era fare due chiacchiere con loro, per capire come stanno andando le cose, se l’attività procede e se l’aiuto ricevuto sta dando i suoi frutti. Sikudhani, 22 anni, ci ha accolto come sempre sorridente e serena. Lei ha chiesto il prestito per il suo commercio di carbone: vende infatti carbone davanti a casa e il prestito le serviva per sviluppare l’attività. In realtà oltre al carbone Sikundahni ha un piccolo commercio di ananas (Kiwangwa è la ward delle ananas!) e inoltre cuce e realizza vestiti che vende nel suo villaggio, ma ha scelto di chiedere il prestito per il carbone perchè sa che è l’attività più redditizia e dove i clienti sono più stabili, e con la quale può quindi sperare di rafforzare meglio la sua posizione e le sue entrate future. Già solo dopo un mese dal prestito ci racconta gli enormi progressi e sviluppi della sua attività: con i soldi ricevuti ha potuto aumentare il numero di sacchi acquistati e quindi di quelli che può vendere, passando da 20-25 sacchi venduti al mese a oltre 40, con un notevole aumento del guadagno. Anche i clienti sono aumentati e soprattutto si stanno “fidelizzando”: con orgoglio Sikudhani ci dice che i clienti vengono da lei perchè ora sanno di poter sempre trovare del buon carbone. La cosa bella è che Sikudhani non sta portando avanti l’attività da sola: il marito, oltre a essere molto contento per lei e per la sua attività, la supporta e l’aiuta: ha infatti un pikipiki con cui l’aiuta nel trasporto dei sacchi di carbone. Ancora, Sikudhani è felice di poter adesso, con i suoi guadagni, contribuire maggiormente alle spese della famiglia (cosa che rende contento e più tranquillo anche il marito). Infine, la sua stessa posizione nella comunità è in parte cambiata: Sikudhani ci ha raccontato con orgoglio di come ora sia vista dalla sua comunità come una donna che combatte per i propri diritti e per la propria attività economica, una donna che sta crescendo come imprenditrice.
Anche Magumo, appena 20 anni, è molto contenta per il suo business. Lei ha chiesto il prestito per sostenere e sviluppare il suo commercio di vestiti (ha infatti un piccolo negozietto in cui vende gli abiti tradizionali da cerimonia tanzaniani che compra a Dar es Salaam) e la sua attività di taglio e cucito. Anche lei ha notato i primi progressi: con il prestito ha potuto acquistare un numero maggiore di abiti e quindi aumentare le vendite; anche il numero di clienti sta piano piano aumentando perchè trova una scelta di vestiti più ampia e abiti meglio esposti. Magumo ha inoltre deciso di usare una parte del prestito per comprare subito uno stock di vestiti per questa stagione, ma conservare l’altra parte del prestito per acquistare un stock di vestiti più avanti, per accordarsi ai cambiamenti della moda e del mercato e offire ai clienti un servizio migliore. Anche lei, come Sikudhani, ha un marito che la sostiene e l’accompagna, anche se purtroppo sottolinea di come tante persone nel villaggio abbiano invece reagito al rafforzamento della sua attività con un misto di invidia e gelosia: gelosia per il fatto che lei abbia ricevuto il prestito e invidia di fronte al rischio di trovarsi le proprie attività compromesse o messe a rischio da una nuova “avversaria” sul mercato.  In ogni caso, sia Sikudhani che Maguno sono apparse molto determinate nel portare avanti la loro attività e nel farla crescere, guardando al futuro. Entrambe, mentre ci hanno consegnato la prima rata del ripagamento del prestito, ci hanno detto: “quando finiamo di pagare questo primo prestito, ne vogliamo chiedere un altro per sviluppare ancora di più le nostre attività!”. Ed entrambe ci hanno detto: “continuate ad aiutarci, è importante aiutare le ragazze, se nessuno ci aiuta per noi è cosi difficile sperare e realizzare un cambiamento!”.

Andiamo avanti e stiamo a vedere!

Bagamoyo, 30/01/2014

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