giovedì 24 luglio 2014

Da piogge in piogge

"Qui a Soddo la stagione delle piogge è iniziata da un paio di settimane e, nonostante il fango e l’acqua che arriva ovunque (anche all’interno dei Bajaj blu a 4/5 posti, nel quale salgono 6/7 persone a volta), non mi sta dispiacendo affatto.

C’è un qualcosa di bello da vivere in ogni momento - così come in ogni parte del mondo - solo che qui vedere il lato positivo delle cose è molto semplice. L’ho capito perché, inaspettatamente, sto bene anche quando aprendo il rubinetto non scende acqua, quando il computer ed il cellulare sono scarichi e non si possono ricaricare perché non c'è corrente e quando per colpa di un frullato di mango e papaya o di qualche spezia non si dorme la notte. Non è una scelta, quella di stare bene. Come si fa a non essere felici di tutto, quando ti trovi davanti bambini che giocano entusiasti con macchinette fatte di bottiglie e tappi, con palle bucate, con corde fatte di foglie di banano o che rimangono a bocca aperta davanti ad una penna colorata? Viene voglia di costruire una corda di banano o biglie di fango anche a me. Fango, sì, quello inizia ad essere un problema. Soprattutto quando ci slitti sopra di continuo perché sai che prima o poi cadrai.

Comunque sia, le piogge tropicali hanno un fascino tutto loro difficile da descrivere. Piove per ore, piove tanto, oppure piove all'improvviso, per poco, ma piove comunque tanto. Sono secchiate d'acqua buttate in terra dal cielo, come se qualcuno lassù trovasse divertente vedere la gente correre tra i vicoli delle cittadine cercando un riparo. È un momento in cui si è tutti uguali. Nei 60 secondi che passano dall'inizio della pioggia alla cascata d'acqua, non si fa in tempo a tirare fuori ombrelli, impermeabili, stivali da pioggia e parolacce, si pensa solo a cercare un riparo. È proprio quello il momento che preferisco, che mi affascina, quello in cui nelle tue scarpe è entrata moltissima acqua ed i tuoi piedi sono bagnati tanto quanto i piedi nudi dell'uomo accanto a te; oppure quello in cui il bambino che di solito urla “ferenge” al tuo passaggio non penserà a sottolineare che sei un estraneo, oppure il momento in cui quella donna lì, in fondo, ha gli stessi tuoi capelli arruffati e il tuo stesso broncio da pioggia improvvisa. 
Poi però pensi che il tuo broncio è per i piedi bagnati, per i capelli ormai arruffati o per i panni stesi ad asciugare, mentre la donna probabilmente sta pensando al suo piccolissimo bimbo andato a giocare chissà dove, oppure al peperoncino messo ad essiccare, oppure alle mille cose che ha da fare prima che finisca questa ennesima giornata. A questo punto il tuo broncio scompare e cerchi di cogliere tutto ciò che c'è attorno per farne ricordi. Non vuoi perderti nulla, perché sai che anche l'asino che rimane impassibile sotto la pioggia può insegnarti qualcosa, ed infatti hai imparato che per quanto è tanta ed è fastidiosa questa pioggia, non corrode. Non succede niente se invece di stranirti ed imbronciarti prendi un po' di pioggia, dopotutto quell'asino è ancora vivo e ci sono tante persone che continuano impassibili a fare ciò che facevano prima, per le strade, sotto la pioggia. 
Ad esempio i detenuti e le loro guardie. Anche se piove qui non esistono i mini bus della polizia penitenziaria, i detenuti si recano alla Corte a piedi, in gruppi di 15/20 persone, circondati da una decina di guardie armate di mitra. Camminano sotto la pioggia, guardandosi attorno, chissà se si accorgono che piove oppure pensano al loro passato, ai loro sbagli e a quello che sarà di lì a poco della loro vita.
A quel punto inizi a camminare sotto la pioggia anche tu, tranquillamente, a passo normale. Pensavi di essere derisa e puntata da qualche ragazzino e invece nessuno ti nota, nessuno ti trova diverso, passano degli studenti accanto a te e niente... ed ecco che arriva l'affascinante momento in cui Madre Natura ci insegna che siamo tutti uguali: se piove, piove per tutti, se l’aria è fredda o calda, lo è per tutti, così come sono per tutti i terremoti, i maremoti e le primavere."




Cristina Toppo
Volontaria Servizio Civile in Etiopia

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