L’anno in Etiopia è stato significativo e memorabile.
Una sorta di perpetuazione di atti poetici “Aprire fessure vitali nell’ordine pietrificato”, interiore ed esteriore…sberle.
Il mondo occidentale produce un tot di rifiuti l’anno che potrebbero servire per sfamare mezza Africa, il concetto di rifiuto è relativo…all’“inferno” si ricercano, nel “paradiso” chi ne ha non se ne cura.
Vedere da qua il mondo come un incanto e come una catena, sentirsi in una fusione che libera energia e pena.
Avevo creduto fosse tutto bellezza e meraviglia, messa alla prova da condizioni limite, non credo più ma sono nata e rinata. Ho percepito la mia libertà come una cosa rara, difficile mai scontata, sempre da difendere e riconquistare.
E così…poter guardare in faccia le cose per quello che sono…sembra una banalità una normalità ma è una scoperta, una difficile acquisizione.
Laura Andena
Volontaria in Etiopia
Volontaria in Etiopia
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