Mentre un’altra Giornata
Mondiale contro l’AIDS si sta celebrando in tutto l’emisfero, i nostri
operatori qui a Bagamoyo, in Tanzania, sono con le comunità rurali per
promuovere e diffondere il servizio mobile di test e consulta volontari per
l’HIV, laddove non ancora presenti.
Centinaia di migliaia di uomini
e donne africani sono ancora troppo lontani e non raggiunti da questi vitali
servizi, come succede alle comunità del Distretto di Bagamoyo, nonostante la
cittadina disti solo 70 Km
dalla capitale Dar es Salaam.
La signora Mujaba, lei stessa
affetta da HIV e parte dello staff CVM qui a Bagamoyo, sta accompagnando le
persone sieropositive di un villaggio in un percorso che le porterà a parlare
apertamente e senza vergogna del proprio stato, vivendo in maniera positiva la
propria condizione: finora, oltre 800 sieropositivi nel distretto hanno formato
ed informato altre persone sui temi dell’AIDS, rendendosi attivi nell’opera di
prevenzione del virus. In ogni villaggio si è creata un’associazione di persone
positive all’HIV, che hanno come riferimento Mujaba.
Ovunque, anche qui a Bagamoyo, si
sta celebrando la Giornata Mondiale
contro l’AIDS ed il nostro team è accanto alle comunità e alle famiglie del
posto, per porre l’attenzione sui temi relativi alla prevenzione, al
trattamento e all’utilizzo del test per l’HIV. Questo perché bisogna continuare
l’attività di prevenzione per le milioni di persone, soprattutto giovani,
all’interno dei nostri programmi CVM / APA (AIDS Partnership for Africa) in Tanzania
e in Etiopia.
Mujaba è una donna dalla grande
forza e può facilmente assistere altre persone sieropositive ed aiutarle a
vivere bene il proprio stato all’interno delle proprie comunità, a non aver
paura e ad essere in prima linea nella battaglia per la sensibilizzazione e
l’informazione sul tema, passaggi obbligati nei progetti di prevenzione e
controllo dell’AIDS. Mujaba stessa ha un figlio e, grazie al suo lavoro per APA
e alla disponibilità di farmaci anti-retrovirali, può mandarlo all’Università.
Mujaba, come milioni di donne
africane, è al centro delle conseguenze della pandemia: esse possono essere
infette e allo stesso tempo assistenti e curatrici, sono le più esposte ed in
prima linea nella battaglia contro lo “stigma” e la discriminazione che da
sempre accompagnano lo stato di sieropositività. Senza di loro e senza il loro
coraggio, la loro forza, l’Africa non sarebbe dove è ora nell’attività di
prevenzione del virus. Sono loro ad aver pagato il prezzo più alto, soffrendo
in silenzio nelle famiglie e nelle comunità. Sono le organizzazioni come CVM ed
APA ad aver cambiato le loro vite, dando loro ancora speranza e rendendole
figure chiave nella lotta alla malattia, con il coraggio e la forza che
contraddistinguono la donna africana.
Uniamoci, dunque, a Mujaba e
alle milioni di donne dei programmi CVM / APA di prevenzione AIDS. E prendiamo
un pizzico del loro coraggio per fare il possibile e sostenere le tante
“Mujaba” presenti in ogni villaggio africano, autentiche eroine nella lotta al
terribile virus.
INSIEME POSSIAMO… FARE LA DIFFERENZA
Marian
Lambert
(Coordinatrice
Progetti CVM / APA)
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