La domenica e´ una buona giornata per fare un giro nei dintorni di Addis Abeba e ideale per sfoggiare quelle 2 parole di amarico imparate nella settimana...come esci dalla capitale e ti inoltri nei villaggetti nessuno sa piu´ una parola di inglese e la comunicazione risulta scarsa e molto buffa.
Un susseguirsi di campi gialli verdi e marroni ti accompagnano per i primi 70 km fuori dal centro, le abitazioni iniziano ad essere quasi tutte tukul (case circolari fatte di terra paglia e legno col tetto in paglia, anche se ora molte case si stanno dotando del tetto in lamiera, scovenientissimo perché l´abitazione diventa un forno nella stagione calda e freddissima nella stagione delle piogge. Sicuramente avra´ meno manutenzione, ma a livello di salute non e´ di sicuro la migliore delle soluzioni.) Iniziando con un museo archeologico ho potuto visitare il Melka Kunture Prehistoric Side, una specie di museo all´aperto dove nei grandi e bei tukul sono affissi i pannelli espositivi ed oggetti riguardanti gli scavi archeologici fatti intorno al 1963. intorno a questa data sono state scoperte una serie di utensili, resti umani e animali dell´epoca preistorica. Nei pannelli era spiegato anche dove e´ stata scoperta Lucy, ad 800 km da Addis Abeba, ora lo scheletro originale sta a Londra, mentre qua nel museo nazionale di Addis rimane solo la copia. Il ragazzo del museo diceva che ogni anno ciclicamente una squadra di archeologi e geologici italiani continua gli studi da queste parti. Pare che l´Etiopia, in particolare la zona della Rift Valley, sia una zona che negli anni ha potuto conservare in se molte storie passate poiché incontro di 2 placche tettoniche che nella loro unione hanno dato origine ad una serie di vulcani che negli anni con le loro eruzioni hanno aiutato la conservazione dei resti.
Ad una 50ina di km da questo sito storico si trovano ben 41 steli mourtuarie ancora riportanti altorielievi la zona e´ riconosciuta e protetta dall´Unesco. Le steli sono datate intorno al 13esimo secolo.
Comunque questo raccontato per dire che l´Etiopia e´ un posto veramente ricco di storia e di cultura, ma che ancora rimane nascosto per una serie di eventi evolutivi che l´hanno fatto rimanere in ombra
per molto tempo e che in ogni caso sara´ destinato a rimanere cosi´ per molto altro ancora .
La giornata e´ passata in fretta, ma il tempo e´ stato sufficiente per farti sempre riflettere sulla tua posizione da bianco e ricco sul 4x4 che giri a vedere i siti storici e le cose interessanti e la gente del posto che guarda e ti sorride e che sai che non avra´ mai nemmeno 1|10 di quello che puoi avere tu.
La situazione e´ forte e non puoi passarla con leggerezza, anche se sul momento non lo dai a vedere, l´idea e le immagini ti ripassano per la mente continuamente appena ti fermi. Difficile bilanciarsi tra 2 mondi.
La situazione casa migliora, non perche´ si siano fatte modifiche, ma solo perche´ il mio occhio si sta velocemente abituando agli standard di qua, non essendo in viaggio ma fissa per lavoro e arrivando diretta dall´Italia non avevo ancora realizzato bene quella serie di cose ovvie che mi "mancheranno" essendo in un paese in via di sviluppo...
Un susseguirsi di campi gialli verdi e marroni ti accompagnano per i primi 70 km fuori dal centro, le abitazioni iniziano ad essere quasi tutte tukul (case circolari fatte di terra paglia e legno col tetto in paglia, anche se ora molte case si stanno dotando del tetto in lamiera, scovenientissimo perché l´abitazione diventa un forno nella stagione calda e freddissima nella stagione delle piogge. Sicuramente avra´ meno manutenzione, ma a livello di salute non e´ di sicuro la migliore delle soluzioni.) Iniziando con un museo archeologico ho potuto visitare il Melka Kunture Prehistoric Side, una specie di museo all´aperto dove nei grandi e bei tukul sono affissi i pannelli espositivi ed oggetti riguardanti gli scavi archeologici fatti intorno al 1963. intorno a questa data sono state scoperte una serie di utensili, resti umani e animali dell´epoca preistorica. Nei pannelli era spiegato anche dove e´ stata scoperta Lucy, ad 800 km da Addis Abeba, ora lo scheletro originale sta a Londra, mentre qua nel museo nazionale di Addis rimane solo la copia. Il ragazzo del museo diceva che ogni anno ciclicamente una squadra di archeologi e geologici italiani continua gli studi da queste parti. Pare che l´Etiopia, in particolare la zona della Rift Valley, sia una zona che negli anni ha potuto conservare in se molte storie passate poiché incontro di 2 placche tettoniche che nella loro unione hanno dato origine ad una serie di vulcani che negli anni con le loro eruzioni hanno aiutato la conservazione dei resti.
Ad una 50ina di km da questo sito storico si trovano ben 41 steli mourtuarie ancora riportanti altorielievi la zona e´ riconosciuta e protetta dall´Unesco. Le steli sono datate intorno al 13esimo secolo.
Comunque questo raccontato per dire che l´Etiopia e´ un posto veramente ricco di storia e di cultura, ma che ancora rimane nascosto per una serie di eventi evolutivi che l´hanno fatto rimanere in ombra
per molto tempo e che in ogni caso sara´ destinato a rimanere cosi´ per molto altro ancora .
La giornata e´ passata in fretta, ma il tempo e´ stato sufficiente per farti sempre riflettere sulla tua posizione da bianco e ricco sul 4x4 che giri a vedere i siti storici e le cose interessanti e la gente del posto che guarda e ti sorride e che sai che non avra´ mai nemmeno 1|10 di quello che puoi avere tu.
La situazione e´ forte e non puoi passarla con leggerezza, anche se sul momento non lo dai a vedere, l´idea e le immagini ti ripassano per la mente continuamente appena ti fermi. Difficile bilanciarsi tra 2 mondi.
La situazione casa migliora, non perche´ si siano fatte modifiche, ma solo perche´ il mio occhio si sta velocemente abituando agli standard di qua, non essendo in viaggio ma fissa per lavoro e arrivando diretta dall´Italia non avevo ancora realizzato bene quella serie di cose ovvie che mi "mancheranno" essendo in un paese in via di sviluppo...
Tabata Fioretto
Volontaria in Servizio Civile, Etiopia.
Volontaria in Servizio Civile, Etiopia.
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