Come nella tradizione del CVM, il World AIDS Day 2008 in Etiopia non è stato l’evento di un giorno, né l’approccio è stato unidimensionale. Ad esempio, nella città di Debre Marcos, capoluogo dell’East Gojjam, già domenica 30 novembre, volontari e membri del locale staff CVM hanno battuto il territorio in lungo e in largo, distribuendo materiale informativo sotto forma di volantini, pamphlet e poster illustrati, recanti informazioni sui rischi di contagio da HIV, consigli utili e servizi disponibili nello specifico campo: attività che rientra nel vasto ambito dell’IEC (Informazione Educazione Comunicazione), uno dei punti fondamentali del progetto che CVM porta avanti nell’East Gojjam Zone dal 2002, con gli obiettivi di ridurre la vulnerabilità della gente del luogo e contestualmente fermare la pandemica diffusone dell’AIDS.
Per raggiungere questi scopi, diversi sono i canali e gli strumenti adottati: si va, rimanendo nell’ambito formativo, dagli workshop sui diritti di donne, orfani e persone affette dal virus fino al campo più economico (vedi creazione di Fondi rotativi all’interno delle comunità) e a quello sanitario, attraverso la diffusione dei servizi di PMTCT (Prevenzione della trasmissione da madre a figlio), di ART (Terapie anti-retrovirali) per il trattamento della malattia, di VCT (Consulta e test volontari). A proposito di quest’ultima particolare attività, presso l’Università cittadina, nel week-end che ha portato al WAD 2008, sono stati organizzati incontri ed iniziative, con ragazzi e ragazze invitati ad effettuare test dell’HIV o anche solo ad informarsi e consultarsi al riguardo. Tuttavia, in quella che è stata di fatto la tre giorni dedicata al tema dell’AIDS, la promozione del VCT, in collaborazione con l’Health Department, è andata ben oltre i confini della cittadella universitaria, raggiungendo tutte le kebele della woreda di Debre Marcos, dove son state istituite 7 postazioni VCT fisse e 12 mobili. Coprirà, invece, un arco di tempo di 21 giorni l’attività di formazione di personale medico-sanitario riguardo il VCT, in vista di attività di counselling collettivo e nell’intento di diminuire sempre più il rapporto numerico tra counseller e partecipanti, aumentando così l’efficacia dell’iniziativa.
Pure in tale campo, l’arte e lo spettacolo giocano un ruolo fondamentale. Lo sa bene il CVM, che, nell’ambito di questo e di altri progetti zonali, si occupa della formazione di animatori nelle comunità locali e promuove la creazione di drammi e spettacoli in genere con riferimenti al tema dell’AIDS. Lo show di domenica sera, realizzato e inscenato dall’Amadu Youth Association nel centro di Debre Marcos, ne costituisce un apprezzabile esempio. Le note e le parole di una canzone, come l’immedesimazione portata da una pur dilettantistica drammaturgia, divengono, in una notte etiope non come le altre, veicolo di conoscenza e consapevolezza riguardo un tema, alla cui importanza una singola data ufficiale non può comunque render merito.
Simone Accattoli
Volontario in Servizio Civile, Etiopia
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